Giardino Monumentale di Valsanzibio
7 gradini (il numero perfetto) con 2 versi per gradino:
Italiano
Curioso viator che in questa parte
Giungi e credi mirar vaghezze rare
Quanto di bel, quanto di buon qui appare
Tutto deesi a Natura e nulla ad Arte
Qui il Sol splendenti i raggi suoi comparte
Venere qui più bella esce dal mare
Sue sembianze la Luna ha qui più chiare
Qui non giunge a turbar furor di Marte
Saturno quivi i parti suoi non rode
Qui Giove giova et ha sereno il viso
Quivi perde Mercurio ogni sua frode
Qui non ha loco il Pianto, ha sede il Riso
Della Corte il fulmine qui non s’ode
Ivi è l’Inferno e quivi il Paradiso
English Translation
Curios voyager that in this location
Arrive and think of admiring rare things
Whatever beautiful & good you will see here
Everything is thanks to nature and not art
Here the sun rays are even more bright
Here Venus is even more beautiful
The moon is here even more shining
Here Mars’ rage 1 is banished 2
Here Saturn does not eat his own children 3
Here Jupiter is happy and smiling 4
Here Mercury 5 loses all his fraud 6
Here you do not cry, but you laugh
Venice’s problems from here are not heard
In Venice there is Hell and here instead there is Paradise
1. La furia del Dio della guerra;
2. Perché Valsanzibio è un luogo di pace e tranquillità;
3. Questo sottolinea che Valsanzibio è un luogo di pace e tranquillità; nel 1620 Zuane Francesco Barbarigo aveva acquistato tutte le terre di Valsanzibio e così facendo aveva messo fine alle dispute e alle guerre fratricide tra le famiglie nobili veneziane dei Contarini, Michiel e dei Barbarigo (tutte famiglie consanguinee);
4. Giove, il Dio che regola il tempo, protegge il giardino e distribuisce la giusta quantità di sole e pioggia, fondamentale per mantenere in salute Valsanzibio;
5. Il Dio protettore dei commercianti e dei ladri;
6. Ancora una volta viene sottolineato l’aspetto di pace e tranquillità di Valsanzibio.
Curioso viaggiatore che in queste parti
Giungi e credi di ammirare cose rare
Quanto di bello, quanto di buono qui vedete
Tutto è grazie al lavoro della natura e non grazie alla mano dell’uomo
Qui il sole manda splendenti i suoi raggi
Qui Venere è ancora più bella
La luna è qui più splendente
Marte (Dio della guerra) è qui bandito (perché
Valsanzibio è luogo di pace e tranquillità!)
Saturno qui non si mangia i figli (sottolinea nuovamente che qui è un
luogo di pace e tranquillità grazie ai Barbarigo che nel 1620,
comprando tutte le terre a Valsanzibio, hanno messo fine alle dispute/guerre
fratricidi tra nobili veneziani: Contarini, Michiel e Barbarigo)
Qui giove è contento e sorridente (Giove, il Dio che regola e comanda
gli agenti atmosferici, protegge il giardino e apporta le giuste
alternanze di sole e pioggia basilari per mantenere Valsanzibio in salute)
Mercurio (Dio protettore dei ladri) qui è a riposo (sottolineando
ancora che questo è un luogo di pace e serenità)
Qui non si piange, ma si ride
I problemi di Venezia (la corte) qui non si fanno sentire
A Venezia c’è l’inferno e qui invece c’è il paradiso
L’autore del sonetto della scalinata è ignoto, anche se è possibile che sia stato scritto dallo stesso Gregorio Barbarigo. Presso la scalinata del sonetto vi è un terzo gioco d’acqua che, come i due giochi d’acqua della precedente Fontana delle Insidie o degli Scherzi d’acqua, ha un preciso ruolo. Infatti, il ‘Viaggiatore’ di Valsanzibio, è ormai a ridosso della meta. A pochi metri c’è il Piazzale delle Rivelazioni, meta finale di tutto il percorso di salvificazione iniziato molto tempo prima al Padiglione di Diana. Bramoso di avere le rivelazioni, il visitatore vorrebbe precipitarsi sulla scalinata, ma il gioco d’acqua lo blocca per permettergli di accorgersi e leggere il sonetto…solo adesso il Piazzale delle Rivelazioni, con tutte le risposte cercate, diventa finalmente accessibile per il ‘Viaggiatore’.