Come per la Scalinata del Sonetto, anche nel caso dei Distici, l’autore è ignoto. Molto probabilmente, sono stati ispirati e suggeriti dai due fratelli Barbarigo, il Cardinale Gregorio ed il Procuratore di San Marco Antonio.
Quasi tutte le oltre 60 statue ed altrettante sculture minori sono in pietra d’Istria ed in gran parte opera del Merengo, scultore tedesco della Vestfalia (Heinrich Meyring) molto attivo a Venezia negli anni 1679-1714.
L’unica statua non in pietra d’Istria è il putto della Fontana delle Insidie o del Putto o degli Scherzi d’Acqua. Questa statua, che raffigura un bel putto che tiene una cesta di fiori e frutta sulla propria testa ricciuta, dopo la recente pulizia da quasi 400 anni di accumulo di calcare, è risultata in marmo bianco di Carrara e attribuita alla bottega dei Bernini, forse addirittura al grande Gian Lorenzo.