Nel Giardino Simbolico di circa 8 ettari e nell’adiacente Giardino Botanico di circa 4 ettari ci sono oltre 800 alberi di oltre 100 diverse essenze arboree. Tutt’oggi sono presenti ancora molti alberi originali piantati tra il 1664 e il 1669 (oltre il 60% delle piante odierne fanno parte del progetto originale del Bernini!). Pertanto, considerando che quando sono state piantate non erano un seme, ma piantine di circa 10, 15, 20, anche 60/70 anni, a seconda della specie, queste piante hanno oggi tra i 360 e i 410 anni circa. Inoltre, nel Giardino Monumentale di Valsanzibio sono presenti piante preesistenti al progetto del Bernini e che sono state inglobate nel Giardino che si può ammirare ancora oggi, come dei Lecci di circa 600 anni (Quercus ilex – Giardino Botanico) o dei Tassi (Taxus baccata) di circa 900 anni (Giardino Simbolico – area dell’Isola dei Conigli).
Le piante di bosso sempreverde (Buxus Sempervirens) fanno da padrone nel Giardino Monumentale di Valsanzibio e lo rendono unico al mondo per:
- la più alta concentrazione al mondo di queste piante, oltre 60.000 mq.
- la longevità di queste piante, oltre 400/410 anni.
- l’altezza che queste piante raggiungono in alcuni viali principali, più di 5 metri di altezza.
Vi sono 40.000 mq di piante di carpino (Carpinus betulus) che, per lo più, formano i ‘Viali Ombrosi’ dove sono potati in modo da creare una galleria di foglie; anche in questo caso, circa il 70% di queste piante sono state piantate nel 1665 e, quindi, hanno oltre 350 anni.
Di norma, tutti i viali del giardino sono delimitati su entrambi i lati da piante di bosso sempreverde (il Cardo o Viale Centrale, il Decumano o Viale delle Peschiere e la Calle Veneziana) o di carpino (i tre Viali Ombrosi) con l’eccezione del Viale dell’Iride che nella parte sud è interamente delimitato da piante di bosso, mentre nella parte nord è delimitato da tre specie di aceri (Acer campestre, Acer platanoides ed Acer negundo).
La ‘Calle Veneziana’, delimitata da secolari piante di bosso alte circa 5/6 metri, e un viale unico al mondo che riproduce con le alte spalliere di bosso le tipiche viuzze ricavate tra gli edifici che si possono osservare a Venezia, le tipiche ‘Calli Veneziane’. Questo unico ed originale viale, che si può ammirare esclusivamente a Valsanzibio, corre per tutta la lunghezza est-ovest del giardino (circa 500 metri) ed è largo circa 1,5 metri.
Inoltre, nel Giardino Monumentale di Valsanzibio ci sono alcune piante provenienti dal ‘Nuovo Mondo’ considerate tra, se non le più vecchie d’Europa…tra le prime arrivate dalle Americhe: Cedri della California (Calocedrus Decurrens), Sequoie (Sequoia sempervirens) e Magnolie Bianche (Magnolia grandiflora). Quando sono arrivate a Valsanzibio non erano ancora state classificate, ma c’era una lista di 30 piante con la dicitura: piante del nuovo mondo. I Barbarigo, quando le hanno comprate, probabilmente in Portogallo e/o in Spagna, non sapevano ne cosa sarebbero diventate e tanto meno se avessero attecchito al clima di Valsanzibio, le hanno prese perché era di gran prestigio e vanto avere nel loro nuovo giardino piante da quel lontano e ancora semisconosciuto continente.
Infine, in tema di antichità tra le secolari piante del giardino, oltre ai già citati Bossi, Carpini, Lecci, Tassi, Cedri della California, Sequoie e Magnolie Bianche vanno ricordati i Cipressi Comuni (Cupressus sempervirens) sparsi nel giardino e quelli del viale inerpicato dietro alla Villa, i Cedri Atlantici (Cedrus atlantica) e Indiani o Diodara (Cedrus deodara), i Cipressi delle Paludi (Taxodium distichum), dell’Arizona (Cupressus arizonica « Glauca ») e del Giappone (Chamaecyparis pisifera) ed il maestoso Platano (Platanus acerifolia (hispanica o hybrida)) presso la Grotta dell’Eremita.
Come circa il 70% delle piante a Valsanzibio, anche questo esemplare è un elemento originale del progetto del Bernini, piantato nella zona dell’Isola dei conigli intorno al 1665.
Questo esemplare è considerato uno dei più antichi se non il più antico della sua specie oggi presente in Europa e, come le Sequoie, è stato prelevato dal nord della California/sud dell’Oregon arrivando a Valsanzibio dopo un lungo viaggio via mare. Il viaggio avrebbe richiesto più di sette/otto mesi, durante i quali l’albero è stato mantenuto in vita, utilizzando la preziosa acqua dolce (razionata durante l’attraversamento dell’Atlantico), seguendo le coste del Pacifico del Nord e Sud America fino a raggiungere lo Stretto di Magellano e attraversando l’Atlantico per raggiungere i porti spagnoli o portoghesi. Fu qui che probabilmente i Barbarigo acquistarono questo esemplare, facendolo trasportare attraverso lo Stretto di Gibilterra, attraversando il Mediterraneo prima di entrare nell’Adriatico e raggiungere Venezia, per poi raggiungere Valsanzibio attraverso la Riviera del Brenta, il Canale di Battaglia e la palude della Valle di Sant’Eusebio (Valsanzibio).
Poiché questo cedro della California poteva avere avuto già oltre 20 anni quando ha lasciato l’America, l’età complessiva di questo gigante è stimata tra i 370 e i 380 anni.
1. Cedrus deodara
2. Quercus ilex
3. Cedrus atlantica
4. Calocedrus o Libocedrus Decurrens
5. Cryptomeria japonica
6. Chamaecyparis lawsoniana
7. Cupressus arizonica « Glauca »
8. Platanus acerifolia (hispanica o hybrida)
9. Sequoia sempervirens
10. Taxodium distichum
11. Photinia serrulata
12. Fagus sylvatica pendula
13. Magnolia grandiflora
14. Chamaecyparis pisifera
15. Cupressus sempervirens
16. Lagerstroemia indica rubra
17. Aesculus hippocastanum
18. Taxus baccata
19. Pinus pinea
20. Cephalotaxus harringtonia drupacea
21. Buxus balearica
22. Thuja occidentalis
23. Thuja orientalis
24. Elaeagnus angustifolia
25. Carpinus betulus
26. Tilia cordata
27. Eriobotrya japonica
28. Cedrus libani
29. Picea abies
30. Buxus sempervirens “Aureomarginato”
31. Aucuba japonica
32. Vinca major
33. Convallaria japonica
34. Hypericum calycinum
a Gran Viale o il ‘Cardo’ – costeggiato da spalliere di Buxus sempervirens;
b. Il ‘Decumano’ – il viale delle peschiere perpendicolare al ‘Cardo’ e costeggiato da spalliere di Buxus sempervirens;
c. Calle Veneziana – riproduce una calletta veneziana con le pareti composte da spalliere di Buxus sempervirens;
d. Viale dell’Iride – composto da alberi di Acero (Acer campestre, Acer platanoides ed Acer negundo) e da spalliere di Buxus sempervirens;
e. Viali ombrosi – principalmente composti da Carpinus betulus, ma anche da Aesculus hippocastanum e/o Acer campestre.
ESSENZE ARBOREE SEMPREVERDI
(vedere sopra mappa del giardino storico e lista)
1. Cedrus deodara – Cedro Indiano o Deodora (Pinaceae): conifera originaria dell’Himalaia; può superare i 70 metri; gli esemplari + vecchi del giardino hanno circa 240 anni;
3. Cedrus atlantica – Cedro dell’Atlante (Pinaceae): conifera originaria dell’Atlante (Algeria e Marocco); può superare i 40 metri; i quattro esemplari + vecchi del giardino hanno circa 300 anni;
28. Cedrus libani – Cedro del Libano (Pinaceae): conifera originaria del vicino oriente e Libano; può superare i 30 metri; l’esemplare + vecchio del giardino ha circa 100 anni;
2. Quercus ilex – Leccio (Fagaceae): originario del territorio del mediterraneo; alto fino a 28 metri; i 4 esemplari + vecchi del giardino hanno circa 600 anni;
4. Calocedrus o Libocedrus Decurrens – Cedro da Incenso o d’America o della California (Cupressaceae): conifera originaria della California e Oregon; alto fino a 35/40 metri; l’esemplare + vecchio del giardino ha più di 360 anni ed è considerato uno se non il più vecchio esemplare della sua specie in Europa;
5. Cryptomeria japonica – Cedro o Cipresso del Giappone (Taxodiaceae): conifera originaria della Cina e del Giappone; alto fino a 33/50 metri; i 3 esemplari + vecchi del giardino hanno circa 220 anni;
6. Chamaecyparis lawsoniana – Cipresso d’America, di Lawson o Bianco (Cupressaceae): conifera originaria della California e dell’Oregon; alto fino a 60 metri; l’esemplare + vecchio del giardino ha più di 250 anni ed è una talea naturale dell’albero originario morto circa 30 anni fà;
14. Chamaecyparis pisifera – Cipresso Giapponese (Cupressaceae): conifera originaria del Giappone; alto fino a 45 metri; l’esemplare + vecchio del giardino ha circa 200 anni;
7. Cupressus arizonica « Glauca » – Cipresso dell’Arizona (Cupressaceae): conifera originaria degli Stati Uniti su-occidentali e del Messico settentrionale; alto fino a 23 metri; l’esemplare + vecchio del giardino ha circa 180 anni;
9. Sequoia sempervirens – Sequoia (Taxodiaceae): conifera originaria delle coste americane del pacifico. Insieme alla Sequoiadendron giganteum, questa sequoia è l’albero più grande e longevo del mondo, in California un esemplare ha raggiunto i 111 metri d’altezza e superato i 2000 anni di età! L’esemplare + vecchio del giardino ha più di 350 anni;
15. Cupressus sempervirens – Cipresso Italiano o Comune (Cupressaceae): conifera originaria dell’Europa mediterranea; alto fino a 45 metri; l’esemplare + vecchio del giardino ha più di 350 anni;
19. Pinus pinea – Pino Ombrello o Domestico o da Pinoli (Pinaceae): conifera originaria dell’Europa sud-occidentale; alto fino a 30 metri; l’esemplare + vecchio del giardino ha circa 350 anni;
22. Thuja occidentalis – Thuja Occidentale (Cupressaceae): conifera originaria dell’America Settentrionale; alto fino ai 15 metri; l’esemplare + vecchio del giardino ha circa 250 anni;
23. Thuja orientalis – Thuja Orientale o Cinese o Albero della Vita (Cupressaceae): conifera originaria della Cina, della Manciuria e della Corea; alto fino ai 18 metri; l’esemplare + vecchio del giardino ha circa 350 anni;
29. Picea abies – Abete Rosso (Pinaceae): conifera originaria delle catene montuose che vanno dalla Scandinavia alla Russia nordoccidentale e all’Europo centrale; alto fino ai 36 metri; gli esemplari + vecchi del giardino hanno circa 180 anni;
18. Taxus baccata – Tasso (Taxaceae): originaria dell’Europa, dell’Iran e dell’Algeria; alto fino a 25 metri; in questo giardino ci sono svariate decine di piante secolari di tasso che hanno più di 700/800 anni, alcune sono della variazione Taxus bacata ‘fastigiata’ che si distinguono facilmente dagli altri tassi per il caratteristico modo eretto di vegetare. I rami, i semi e soprattutto le foglie vecchie dei tassi sono molto velenose perché contengono un alcaloide, la tassina, presente in percentuale variabile tra il 0,5 e il 2%. Questa potente tossina naturale ha effetti narcotici e paralizzanti sull’uomo e su molti animali domestici. L’unica parte del tasso non tossica è l’arillo del fiore femminile che a maturità diventa una escrescenza carnosa di colore rosso. Gli uccelli mangiano l’arillo e ne digeriscono la polpa, mentre il seme vero e proprio, molto velenoso, attraversa intatto il processo digestivo e viene espulso diffondendo la pianta nel territorio. Recentemente è stato scoperto che la tassina è un anti cancerogeno naturale che, se iniettata nell’area tumorale, ferma la crescita del cancro. Il legno del tasso è uno dei legni più flessibili in natura e fino all’avvento del materiale sintetico (plastica) era usato per costruire gli archi e le balestre;
20. Cephalotaxus harringtonia drupacea – Cefalotasso Giapponese (Cephalotaxaceae): originario della Cina centrale, cresce spontaneo nel Giappone e nella Corea; alto fino a 3-5 metri; tra le tante cose che lo differiscono dal Taxus baccata sono la sua NON tossicità e le foglie molto più grandi e lucenti; l’esemplare + vecchio del giardino ha circa 250 anni;
21. Buxus balearica – Bosso delle Baleari o Gentile (Buxaceae): originario delle Baleari e delle regioni sud-occidentali della Spagna; alto fino a 8 metri; differisce dal Buxus sempervirens per le foglie più grandi, più lisce e di color verde più lucente; gli esemplari + vecchi del giardino hanno più di 380 anni;
30. Buxus sempervirens “Aureomarginato” – Bosso Sempreverde Variegato (Buxaceae): originario dell’Europa, Africa settentrionale e Asia occidentale; alto fino a 8 metri; differisce dal Buxus sempervirens per le foglie che sono di un color bianco panna ai margini; gli esemplari + vecchi del giardino hanno circa 250 anni;
11. Photinia serrulata – Photinia (Rosaceae): originaria del Giappone e della Cina; raggiunge i 5 metri; le sue foglie ricordano quelle del Lauroceraso; i fiori bianchi compaiono in aprile;
13. Magnolia grandiflora – Magnolia Bianca (Magnoliaceae): albero sempreverde originario degli Stati Uniti; raggiunge i 18-30 metri; gli esemplari + vecchi del giardino hanno più di 350 anni;
24. Elaeagnus angustifolia – Falso Oleastro o Olivo di Boemia (Elaeagnaceae): originaria dell’Asia occidentale; alto fino ai 10 metri; l’esemplare + vecchio del giardino ha circa 80 anni;
27. Eriobotrya japonica – Nespolo del Giappone (Rosaceae): originario del Giappone e Cina; alto fino ai 4 metri; l’esemplare + vecchio del giardino ha circa 120 anni;
31. Aucuba japonica – Aucuba (Carnaceae): originario del Giappone e Cina; alto fino ai 2-3 metri; in questo giardino c’è anche la varietà Aucuba japonica foliis variegatis che ha le foglie macchiate e punteggiate di bianco crema e verde chiaro;
32. Vinca major – Pervinca (Apocinaceae): originaria dell’Europa e dell’Asia; Fiori di color violaceo a febbraio-maggio;
33. Convallaria japonica – Convallaria (Convallariaceae): originaria del Giappone e Cina; è un erba che cresce all’ombra e soffre molto i raggi diretti del sole;
34. Hypericum calycinum – Iperico (Clusiaceae): originaria dell’Oriente; Fiori solitari di un bel giallo vivo a giugno-settembre;
ESSENZE ARBOREE DECIDUE
(vedere sopra mappa del giardino storico e lista)
8. Platanus acerifolia (hispanica o hybrida) – Platano (Platanaceae): albero deciduo, ibrido tra P.orientalis e P.occidentalis; supera i 35 metri; l’esemplare + vecchio del giardino ha più di 360 anni;
10. Taxodium distichum – Tassodio o Cipresso delle Paludi (Taxodiaceae): conifera decidua originaria degli Stati Uniti sudorientali; raggiunge i 45 metri; gli esemplari + vecchi del giardino hanno circa 250 anni; è una delle poche conifere che perdono le foglie in autunno;
12. Fagus sylvatica pendula – Faggio Pendulo (Fagaceae): originario dell’Europa; raggiunge i 15 metri; l’esemplare + vecchio del giardino ha circa 300 anni; a fianco del Faggio Pendulo secolare c’è un Faggio Pendulo di circa 75/80 anni che ha sostituito il Faggio Pendulo originale, gemello di quello ancora esistente.
16. Lagerstroemia indica rubra – Lagerstroemia (Lytraceae): originaria del Giappone e Cina; alto fino a 3-5 metri; è una delle poche piante che fioriscono in estate e i tronchi sembrano privi di corteccia tanto sono lisci; gli esemplari del giardino hanno tutti più di 200 anni;
17. Aesculus hippocastanum – Ippocastano Comune o Castagno d’India (Hippocastanaceae): originaria della Grecia settentrionale e dell’Albania; può superare i 30 metri; gli Ippocastani da circa 15 anni sono stati attaccati dalla Cameraria, un insetto proveniente dall’Oriente, la cui larva provoca un ingiallimento della foglia già a maggio e quindi alla lunga indebolisce ed uccide la pianta…ultimamente il fenomeno è tenuto sotto controllo facendo in primavera delle ‘flebo’ di insetticida diluito in acqua alle piante…il veleno innocuo alla pianta si deposita nelle foglie e uccide la larva (successo del 70/80%!); gli esemplari più vecchi del giardino hanno tutti più di 250 anni;
25. Carpinus betulus – Carpino Comune (Betulaceae, Carpinaceae): originaria dell’Asia Minore e dell’Europa; alto fino a 19 metri; la maggior parte degli esemplari del giardino compongono i Viali Ombrosi ed hanno più di 350 anni;
26. Tilia cordata – Tiglio Selvatico (Tiliaceae): originaria dell’Europa, delle regioni caucasiche e della Siberia; alto fino a 30 metri; gli esemplari più vecchi del giardino hanno circa 250 anni;
ALTRE ESSENZE ARBOREE PRESENTI NEL GIARDINO
Acer campestre, Acer platanoides ed Acer negando (Aceri), Cupressus macrocarpa (Cipresso di Monterey), Pinus sylvestris (Pino silvestre), Pinus strobus (Pino strobo o bianco), Quercus robur (Quercia Farnia), Euonymus japonicus (Evonimo del Giappone), Ilex aquifolium (Agrifoglio comune) e Ilex a. ‘Argentea Marginata’, Laurus nobilis (Alloro), Magnolia soulangeana (Magnolia di Soulange), Chimonanthus precox (Calicanto del Giappone o d’inverno), Prunus laurocerasus(Lauroceraso), Prunus Lusitanica (Ciliegio portoghese), Prunus domestica (Susino), Prunus armeniaca (Albicocco), Prunus avium (Ciliegio), Fraxinus ornus (Ornello o Frassino della manna), Fraxinus excelsior (Frassino comune o europeo), Celtis australis (Bagolaro o Spaccasassi), Betulla pendula (Betulla pendola), Juglans regia (Noce europeo o nostrano), Pterocarya fraxinifolia (Noce del Caucaso), Corylus avellana (Nocciuolo), Castanea sativa (Castagno comune), Zizyphus sativa(Giuggiolo), Robinia pseudoacacia (Robinia), Salix alba (Salice), Ulmus (Olmo), Phyllirea latifolia (Ilatro comune), Populus alba (Pioppo bianco), Populus nigra(Pioppo comune o nero), Populus nigra’Italica‘ (Pioppo italico o cipressino), Juniperus phoenicea (Ginepro di Fenicia), Juniperus chinensis (Ginepro Cinense), Corpus sanguinea (Corniolo), Sambucus nigra (Sambuco comune o nero), Paulownia tormentosa (Paulownia), Cercis siliquastrum (Albero di Giuda), Cydonia oblongata (Cotogno), Ficus carica (Fico comune), Punica granatum (Melograno), Malus sylvestris (Melo selvatico), Viburnum tinus (Lentaggine o Laurotino), Morus alba (Gelso bianco), Ailanthus altissima (Ailanto), Sophora japonica (Sophora del Giappone o albero-pagoda), Forsythia (Forsizia), Mahonia “Charity” (Maonia), Osmanthus fragrans (Olea fragrans), Hibiscus syriacus (Ibisco), Phyllostachys nigra (Bambù nero), Gynerium argenteum (Erba delle Pampas), Rubus ulmifolius(Rovo da more), Rosa sp. (Rose di vario genere).